Per noi le api sono un aspetto importante della nostra azienda. Abbiamo affinato l’arte di produrre il miele in purezza, cioè distinguendo le produzioni di mieli a seconda del nettare che le api bottinano nelle provincie di Cremona e di Piacenza.
Le api, che godono di una letteratura secolare, possono diventare una passione quando si viene a conoscere il loro stile di vita e le loro regole ferree.
Il Miele
Il miele è un alimento prodotto dalle api a partire dal nettare, un liquido zuccherino prodotto dai fiori delle piante per attirare gli animali impollinatori, e dalla melata, una secrezione zuccherina che si trova sulle foglie su cui ci sono alcuni tipi di insetti che si nutrono della linfa delle piante.
Il miele per la legge italiana, non può subire aggiunte di sorta, e gli unici trattamenti cui può essere sottoposto sono:
- estrazioni dai favi per forza centrifuga;
- decantazione;
- filtraggio.
Si sottolinea che i trattamenti termici, utilizzati per mantenere inalterato nel tempo il miele allo stato liquido, privano il miele di molti principi nutritivi.
I principi nutritivi del miele
Il miele è composto da zuccheri semplici (75-80% di fruttosio e glucosio), acqua (17%), sali minerali (o,1-1,5%), proteine e aminoacidi 8O,2-2%), vitamine del gruppo B.
I sali minerali presenti sono prevalentemente ferro, calcio e fosforo.
Le sue proprietà
Fin dall’antichità, grazie alle numerose sostanze che lo compongono il miele è stato considerato utile nella prevenzione e cura di numerose malattie: veniva usato come equilibrante del sistema nervoso, per placare l’insonnia, regolare l’intestino e aiutare la digestione.
Era considerato un valido aiuto per ottenere la cicatrizzazione più rapida delle ferite ed era consigliato a chi avesse problemi alle vie respiratorie o disturbi cardiocircolatori.
Quello che però non conoscevamo era il motivo per cui il miele ha tali proprietà.
C’era il sospetto che la tradizione popolare non si basasse su presupposti scientificamente validi, invece il miele è davvero una medicina naturale.
Il merito è della sua capacità antibatterica dovuta alla presenza di una sostanza chiamata dai ricercatori DEFENSINA 1.
Essa è prodotta dalle api nel processo di “digestione” del nettare dei fiori, tutto l’alveare ne trae beneficio perchè la defensina allontana i batteri e i funghi che potrebbero attaccare la colonia delle api mettendone a rischio la vita.
“Questa capacità di difendere la troviamo nell’alveare ma anche nel corpo umano che ha utilizzato il buon miele, la DEFENSINA aggredisce i batteri e li distrugge, esattamente come un antibiotico” dice il professor Zaat che svolge la sua attività di ricerca e insegnamento presso il prestigioso Academisch Medisch Centrum di Amsterdam.
Mentre il Faseb Journal, periodico statunitense che raccoglie le principali scoperte biologiche mondiali riporta che la capacità difensiva del miele è stata verificata anche nei confronti di quei batteri che ormai sono diventati insensibili persino agli antibiotici più potenti.